Alla fine � stata trovata la quadra, come direbbe Bossi. Telecom ha fatto un passo indietro e gli altri operatori hanno ridimensionato le loro richieste. E cos� � stato firmato un "memorandum d'intesa", cio� un documento preliminare che sostanzialmente rimuove i blocchi che impedivano la nascita di un'unica rete nazionale in fibra ottica con tecnologia Ngn (New generation network) per portare la banda larga ovunque nel Paese e poi utilizzabile da tutti gli operatori.

Il primo risultato sar� la costituzione di una societ� che si dovr� occupare di creare le infrastrutture cosiddette passive (gli scavi e la posa in opera dei cavi in fibra) nelle zone dove oggi la fibra non � ancora arrivata. Alle spese concorrer� (come richiesto un po' da tutti) anche la Cassa Depositi e prestiti che si limiter� tuttavia ad anticipare le spese che verranno poi rimborsate con i dovuti interessi.

Per quanto riguarda i lavori Telecom pare non abbia accettato interventi condivisi nelle aree dove ha gi� investito o ha gi� programmato interventi autonomi, ma ha fatto marcia indietro per le altre zone nelle quali a investire sono pronti gli altri operatori.

La decisione, cruciale, su come ci si regoler� una volta stesa la rete � stata quindi rinviata nel tempo. Importante tuttavia � che, rimossi i paletti e le pregiudiziali che bloccavano il progetto, adesso si posano muovere i primi passi.

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