Siamo alla fase vittimistica. Forse avremmo dovuto prevedere anche questo epilogo. Ieri, con il comunicato stampa quotidiano, Stonex ha voluto �chiarire un po� di cose�.

Probabilmente tutti penserete che il chiarimento riguardi il perch�, dopo mesi di battage pubblicitario orchestrato senza respiro, l�azienda sia riuscita a partorire un topolino, ossia consegnare solo 300 telefoni.

No, vi sbagliate. Davide Erba e Francesco Facchinetti vanno all�attacco: ci dicono che a nessuna start-up in Italia � mai stato riservato un tale trattamento, che mai � stato riversato tanto veleno su un progetto cos� ambizioso e che nelle prossime settimane �vi diremo tutto e vi faremo vedere tutto quello che dovete sapere sul nostro telefono.�

Fino a qui tutto bene, o quasi. Certo le critiche non sono state poche n� leggere, ma quando si decide, come ha fatto Stonex, di basare un progetto su una spinta mediatica cos� forte, volutamente assillante, si devono accettare le conseguenze che, di solito, vengono ripagate con la stessa moneta.

Il prosieguo della lettera � invece meno comprensibile ed � l�emblema di come un�azienda non dovrebbe mai scendere in campo.

Erba e Facchinetti vanno infatti oltre e ricordano (non si sa bene a chi, considerato il tono diretto del discorso) che �nessuno � obbligato a comprare il nostro telefono�. E fino a qui, dopo aver tirato un respiro di sollievo diciamo: meno male!
�Che sul Web si possono trovare leggende metropolitane e che abbiamo saputo che alcune persone sui social e sui blog sono dei troll, ovvero persone che per tutelare i propri interessi (o di terzi) creano scompiglio�. Non permettiamo che diventi una cosa delirante�.

Il tutto con un utilizzo del grassetto e della maiuscolazione tipico di chi conosce molto bene le regole della netiquette e vuole gridare determinati concetti.

Facchinetti conosce troppo bene le regole del Web, le pieghe anche nebulose e discutibili che nasconde, per gridare all�esistenza dei troll. Non pu� far finta di scoprirne solo ora l'esistenza. Soprattutto, non pu� lamentarsi del clima che regna nella grande rete, dell�atteggiamento di alcuni blogger, dopo aver utilizzato e sfruttato al limite le loro risorse per mesi, cos� da diffondere il suo progetto in una campagna di advertising globale, di cui molti si sono accorti solo oggi di essere stati involontari e gratuiti attori.

Ora che i telefoni consegnati sono pochi, ora che chi si aspettava qualcosa di pi� dal primo giorno di vendita, quel pubblico non esita a dire quello che pensa, anche in modo colorito.

Che la montagna abbia partorito un topolino, che le leve marketing si siano dimostrate nettamente pi� forti di quelle commerciali e distributive, � sotto gli occhi di tutti, ma tale osservazione non deve essere presa come un insulto.

Cos� come � sotto gli occhi di tutti l�incoerenza di aver �usato� gran parte della stampa come megafono per poi scegliere otto blog a cui consegnare, con grande calma, un modello da testare. � proprio quel mondo che, in piccola parte, si sta rivoltando.

Un altro topolino partorito. Ed � se vogliamo un peccato perch� fa ancora una volta pensare alla scarsit� di risorse da mettere a disposizione proprio in un momento in cui il battage non pu� interrompersi. In netto contrasto con altre start-up.

Il mercato del mobile ha regole difficili, Stonex lo sa, per esperienze passate. La scelta di puntare su un nome famoso, sul marketing della privazione, sulla comunicazione battente e sul pubblico dell�online non � scevra di grandi trappole.

L�impressione � che in un paio di queste l�azienda italiana sia finita proprio diritta. Giusto che chi ha investito tanto in un progetto si difenda. Ora sarebbe per� il caso di spegnere o abbassare la cassa mediatica e fare un po� di fatti.

Chiudo con una riflessione da addetto ai lavori: nessuno mi ha ancora spiegato perch� in un settore caratterizzato da un�offerta cos� ricca, a tratti sontuosa, un consumatore debba attendere da luglio a settembre per ricevere un prodotto di cui ancora non si � visto nulla o quasi. Parole a parte.


Update 26.7.2015 - Altroconsumo, nel frattempo, ha deciso di fare segnalazione al Garante sulla vicenda Stonex One.

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