Un giallo politico internazionale si nasconderebbe dietro il temporaneo blocco dei siti di Twitter e di Facebook avvenuto nel pomeriggio di gioved�. I siti dei due popolari social network sono stati resi inacessibili dagli utenti con un attacco Denial-of-Service (DoS), che consiste nello scatenare una serie impressionante di richieste dati, tanto da sommergere i server di quei siti e mettendo in ginocchio l'infrastruttura dell'intero servizio.
Un attacco di questo genere va accuratamente preparato e impegna un numero incalcolabile di utenti, il pi� delle volte non consapevoli di quanto sta accadendo. In sostanza l'attacco viene preparato diffondendo all'inizio un particolare virus che si insedia nei Pc non protetti da antivirus. Quando i responsabili dell'attacco ritengono che i Pc infettati siano in numero sufficiente e sparsi ovunque nella Rete, ordinano l'attacco che dilaga a macchia d'olio e i Pc infetti cominciano a spedire verso l'obiettivo (Twitter e Facebook in questa occasione) la richiesta di connessione e di download di qualche particolare pagina. Quando il numero di richieste supera la capacit� di risposta del server, il sistema collassa e - di fatto - si blocca.
� quanto � successo gioved� scorso e ci sono volute alcune ore perch� Twitter e Facebook riuscissero a bloccare l'attacco e a ripristinare il servizio.
Il giallo si � delineato subito dopo, quando i responsabili della sicurezza dei due servizi hanno incrociato i risultati delle analisi compiute nei rispettivi server: Max Kelly, chief security officier di Facebook ha dichiarato che l'attacco era stato rivolto contro un solo utente, attivo su entrambi i siti; si tratta di un blogger georgiano che si nasconde dietro il sopranome Cyxymu, una citt� della repubblica georgiana in lotta con Mosca per il controllo di una parte del territorio dell'Ossezia, abitata da popolazione georgiana. E giusto un anno fa Mosca aveva scatenato una guerra lampo contro la Georgia per fermare le rivendicazioni. E i gieorgiani in queste settimane erano in fermento per organizzare manifestazioni di protesta in occasione del primo anniversario della guerra.
Secondo Max Kelly si � trattato di un attacco simultaneo ben congegnato e opera di persone con una particolare preparazione informatica con lo scopo evidente di mettere a tacere la voce del blogger. "Stiamo lavorando per scoprire l'origine dell'attacco e speriamo di poter arrivare ai responsabili" ha detto il responsabile della sicurezza di Facebook.
La polemica a questo punto � destinata ad aumentare e ne � un indice il commento di un blogger nel sito di Repubblica questa mattina che, pur fra mille punti interrogativi non esclude che: "premesso che alcuni Paesi del mondo sono pieni di gente di altissime competenze tecnologiche ma senza accesso ai soldi veri che la tecnologia pu� dare; premesso pure che meno di un mese fa o poco pi� abbiamo tutti celebrato il trionfo di Twitter sul regime iraniano e sui suoi media ufficiali e schiavizzati." si potrebbe addirittura pensare "che l�attacco a Twitter sia una ritorsione per quello che � successo con la rivoluzione verde..."
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