Due ricercatori, Alasdair Allan e Pete Warden, hanno pubblicato un articolo nel quale affermano che gli iPhone tengono traccia della propria posizione, memorizzandola in un file segreto, capace di resistere perfino alla formattazione del dispositivo. Questo file, grazie a un'applicazione sviluppata dai due studiosi, pu� essere estratto dal telefono e associato a una mappa geografica cos� da mostrare tutti gli spostamenti effettuati dal cellulare (e, naturalmente, dal suo possessore). Allan e Warden, dunque, hanno sollevato forti perplessit� sulla sicurezza e sulla tutela della privacy di chi utilizza un iPhone.
La notizia � esplosa come una bomba e, immediatamente, molti utenti si sono spaventati, sentendosi spiati. Il tamtam mediatico ha portato molti a convincersi che chiunque sia in grado di conoscere dove si trovino in qualunque momento.
Naturalmente non � cos� e la privacy dei possessori di un iPhone non � a rischio. Il file incriminato, infatti, non � nulla di pi� di un file di log, utilizzato dal melafonino per funzionare al meglio e far girare le applicazioni che sfruttano la localizzazione in modo ottimale. Inoltre � bene ricordare che proprio la app che utilizzano il Gps richiedono, al momento dell'avvio, che l'utente presti il proprio assenso a fornire la propria posizione.
Assenso che, oltretutto, pu� essere revocato dal pannello impostazioni.
Insomma, se qualcuno sapr� esattamente dove vi trovate... � solo perch� avrete fatto il check-in su FourSquare...
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