2mila richieste dal governo degli Stati Uniti per chiarire la questione Datagate. Questo il totale di istanze pervenuto ad Apple, che vanno a sommarsi alle migliaia provenienti da tutto il mondo nei primi sei mesi del 2013, all'interno delle quali ce ne sono 60 dall'Italia.
Un documento pubblicato sul sito di Apple mostra le richieste governative con il dettaglio delle risposte fornite. Cos� la casa di Cupertino va a ingrossare le fila delle aziende che sono state coinvolte nello scandalo intercettazioni della Nsa. Elenco che comprende tra gli altri Google, Microsoft e Facebook.
A differenza di queste, "il business principale di Apple non � quello di raccogliere informazioni", scrive in una nota la societ� della Mela morsicata. Che in Italia ha ricevuto 60 richieste per 76 account: 18 con risposta e 34 rifiuti.
Spiega Apple: "Crediamo che i nostri clienti hanno il diritto di capire come sono mantenute le informazioni personali, e consideriamo nostra responsabilit� quella fornire loro la migliore protezione della privacy possibile".
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