Il blackout della rete Tim a Bologna e dintorni avvenuto sabato ha riposto al centro dei discorsi l'efficienza della rete cellulare in Italia. Non � un caso che la qualit� delle infrastrutture disponibili siano al centro dei discorsi degli operatori e anche dei messaggi di comunicazione verso gli utenti.
Il caso di Bologna sottolinea le potenziali fragilit� del network a cui si appoggiano i telefonini. Anche perch� i cittadini bolognesi e della provincia hanno sperimentato il blocco non solo delle linee telefoniche ma anche dei servizi di base: addirittura irraggiungibili sono stati i numeri per le chiamate di emergenza. Troppo, se si considera che � stato impossibile telefonare, inviare Sms e, ovviamente, accedere al Web.
Tim si � espressa con una dichiarazione su Il Resto del Carlino: "Si � trattato di un guasto a una macchina che gestisce un importante nodi di rete". Tanto � bastato per lasciare senza linea Bologna centro e la zona a est, oltre che le persone che vivono a Casalecchio, Anzola, Budrio e, tra le altre, Imola. Il tutto in modo improvviso: le segnalazioni, come spesso accade in questi casi, sono fioccate a partire dai social network.
A caricare la situazione di ulteriori tensioni � stata la notizia che anche i telefonini delle forze dell'ordine risultavano inutilizzabili, dispositivi che dovrebbero avere un livello di priorit� e affidabilit� ben superiore rispetto a quello degli utenti "normali". Il guasto � stato riparato nella tarda serata di sabato ma la situazione, costellata da dichiarazioni e spiegazioni di rito, lascia lo spazio a numerose analisi.
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