Cifra iperbolica, quella del miliardo di messaggini che, nel 2008, le aziende finiranno di spedire ai consumatori italiani per comunicare loro l'arrivo di un determinato prodotto. Ma cifra passibile di una crescita esponenziale se guardiamo al mercato nella sua globalit�. Lo afferma il Politecnico di Milano attraverso il suo Osservatorio Mobile Marketing e Services della School of Management.

Il settore, sostiene il rapporto, � in una fase assolutamente embrionale viste le cifre  globali della telefonia mobile nel nostro Paese.
22 milioni di cellulari venduti solo nell'ultimo anno e una penetrazione delle Sim attive che ha ormai di gran lunga superat la totalit� della popolazione. In altri termini la maggior parte degli italiani ha in tasca pi� di una Sim.

Con queste cifre i 67 milioni di euro del settore (pur con una crescita del 26% rispetto all'anno precedente) indicano che le potenzialit� inespresse sono ancora ampie, molto ampie: c'� infatti un 64% dei direttori marketing delle maggiori aziende italiane che dichiara di non aver mai utilizzato il canale Mobile per le campagne pubblicitarie.

Dall'altra parte ci sono aziende, importanti nel loro settore, ma dislocate ben lontane dai crocevia del commercio, come la Thun di Bolzano produttrice di oggetti regalo in ceramica artigianale (tutto � cominciato con i famosi angioletti portacandela) che con gli Sms ha organizzato una rete interattiva che in pochi anni ha raggiunto la ragguardevole cifra di 100 mila clienti ormai fidelizzati e ben felici di essere contattati per le novit� e di essere invitati a prendere parte alle stagionali promozioni.

I risultati dello studio, presentati ieri in un convegno, sono ricchi di spunti e di indicazioni per rispettare soprattutto i limiti di utilizzo di questa forma di comunicazione che, per non essere rifiutata dal cliente, deve rimanere ben dentro i confini del buon senso e imposti dalle garanzie della privacy.

"Bisogner� adattare la comunicazione - osserva Andrea Boaretto, responsabile della ricerca all'interno dell'Osservatorio - al nuovo modo molto frazionato di fruire i messaggi, non pi� tutti alla stessa ora come era un tempo, ad esempio per la TV, ma nel corso di piccole pause distribuite nell'arco della giornata, durante il lavoro e il tempo libero. Una sfida che molte aziende stanno intraprendendo con grande soddisfazione, ma la strada da fare risulta ancora molto lunga".

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