Dovrebbe finalmente concludersi nel 2006, dopo oltre 5 anni di rinvii e colpi di scena, la vicenda di Ipse. L?operatore mobile detiene una licenza UMTS ma non ha mai lanciato alcun servizio commerciale: a pi� riprese il ministero delle Comunicazioni ha minacciato il ritiro della licenza, senza per� mai dare intervenire e preferendo attendere una soluzione non conflittuale dell?intera vicenda.

Soluzione che sembra essere vicina: TIM, Vodafone, Wind e 3 avrebbero infatti raggiunto nei giorni scorsi l?accordo di massima per l?acquisizione delle frequenze di Ipse e la successiva spartizione. Ipse chiuderebbe tutti i contenziosi amministrativi aperti contro lo Stato. ''Gli operatori - ha spiegato il ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi - hanno raggiunto un accordo di massima, senza siglare alcun contratto. Hanno poi chiesto il parere del ministero, che coinvolger� Agcom e Antitrust per prevenire eventuali obiezioni?. ?Non vogliamo sorprese ? ha detto Landolfi - considerando entit� e dimensione dei soggetti in campo?.

L?accordo prevede che ogni operatore possa scegliere se comprare una porzione dei 15 MHz di frequenze Ipse oppure se avere una compensazione economica per una nuova allocazione. In altre parole, i 3 gestori GSM dovrebbero comprare 5 MHz UMTS ciascuno, 3 (che gi� ha 5 MHz aggiuntivi in quanto nuovo entrante) avrebbe una compensazione economica se decidesse di non comprare ulteriori frequenze. L?intero spettro sarebbe ridisegnato affinch� le nuove porzioni siano contigue alle frequenze gi� possedute da ogni societ�.

Importante il parere preventivo delle Autorit�: i tre ?vecchi? gestori vogliono conoscere, prima di firmare, se saranno introdotti nuovi obblighi regolamentari a favore del nuovo entrante H3G, in particolare sul roaming nazionale. Ottenute rassicurazioni, arriver� la firma.

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