Esposti i dati personali di circa 6 milioni di iscritti. Questo l'effetto di un bug che � stato scoperto nelle procedure di gestione delle informazioni di Facebook. Sistemato il problema, il sito ha provveduto ad avvisare gli enti competenti nel Nord America e in Europa: gli utenti coinvolti nel problema hanno ricevuto o riceveranno un apposito avviso via mail.

Alla base del "fattaccio" che ha permesso la lettura dei dati personali di sei milioni di utenti c'� un errore di programmazione del social network. A ulteriore testimonianza del fatto che questo genere di community, nonostante l'apparenza e la percezione, sono da approcciare con tutte le dovute cautele. In questo caso specifico, realizzando un'apposita routine � stato possibile scaricare i dati degli utenti afflitti dal problema, con tanto di messaggi personali, tutto racchiuso in una cartella sul disco fisso.

La segnalazione a Facebook, anche questo � un fatto interessante, arriva dal gruppo White Hat che coinvolge sviluppatori e hacker etici, pronti a fare in modo che il sito di Mark Zuckerberg sia il pi� sicuro e affidabile possibile. Alla resa dei fatti, il bug � stato "chiuso" in meno di 24 ore, ma tanto � bastato perch� si verificasse una fuga di informazioni tutt'altro che marginale. 

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